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Addio al tema letterario, è stato bello

Addio al tema letterario, è stato bello

Nelle nuove linee guida per le prove di italiano agli Esami di Maturità non ci sarà lo storico tema letterario. Tema letterario riposa in pace. La cl

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Nelle nuove linee guida per le prove di italiano agli Esami di Maturità non ci sarà lo storico tema letterario.

Tema letterario riposa in pace. La classica traccia letteraria scomparirà presto dall’elenco di quelle previste nella prova scritta di italiano degli esami di terza media e di maturità. La decisione è stata presa da una commissione di esperti incaricata dal MIUR e guidata da Luca Serianni.

Si tratta di una scelta perfettamente in linea con la politica di svecchiamento voluta dalla ministra Valeria Fedeli. Il tema letterario rappresenta infatti un autentico tabù, un vero e proprio simbolo della vecchia scuola italiana.

Inoltre il tema letterario è qualcosa di prettamente scolastico, sostituirlo con delle prove che possano tornarci utili in futuro o nella vita di tutti i giorni non può che essere una decisione saggia. Già, ma quali potrebbero essere queste prove?

Il gruppo di lavoro comandato da Serianni ha ovviamente pensato anche a questo e in sostituzione della traccia letteraria propone 3 alternative:

  • Una narrazione costruita a partire da elementi forniti dal docente (es. un incipit);
  • L’argomentazione di una o più tesi, possibilmente contrapposte fra loro;
  • Una sintesi ragionata degli elementi essenziali di un testo.

Sulla base di questi suggerimenti gli insegnanti delle scuole medie e superiori dovranno preparare al meglio i propri studenti. Naturalmente le idee del ministero troveranno delle opposizioni tra i tradizionalisti e tra coloro che difendono a spada tratta la capacità di scrittura stimolata dal classico tema letterario.

Nonostante ciò appare ormai chiaro come la traccia letteraria premi soprattutto l’erudizione e la capacità argomentativa dei ragazzi. Al contrario, i prototipi di prove proposti dalla commissione di esperti mettono in risalto altre qualità nello studente come la capacità di semplificazione di questioni complesse, caratteristica particolarmente utile nella quotidianità.

Insomma, siamo stufi di confrontarci ogni anno con il Giorgio Caproni di turno, vogliamo nuove sfide, vogliamo essere stimolati, forse l’hanno capito finalmente.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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